Adolescenti e formazione di una coppia

Adolescenti e formazione di una coppia

L’acquisizione di autonomia e indipendenza, che si osservano durante lo sviluppo individuale di un adolescente o di un giovane adulto rispetto ai propri genitori, non va inteso come separazione netta ma come trasformazione, verso un cammino che se da una parte mantiene le radici con il passato, dall’altra proietta connessioni significative al futuro. Vi sarà una negoziazione continua all’interno della famiglia da parte del giovane riguardo la propria crescente autonomia. La riuscita di queste dinamiche esperienziali deriverà dallo stile di gestione intrafamiliare e dal modo in cui tutti i membri coinvolti si organizzano per fronteggiare i conflitti in maniera costruttiva (Carli, Buday).

Se la situazione verrà gestita in modo adeguato da parte dei genitori, il giovane capirà che, nonostante i possibili disaccordi, il rapporto è stabile. Ciò farà sì che egli possa tranquillamente allontanarsi ed essere autonomo sapendo che la propria famiglia manterrà il suo ruolo supportivo (Allen, Land, 1999, cit. in Carli, Buday).

Se l’adolescente sentirà i genitori come non invadenti e il loro comportamento sarà adeguato, inizierà a staccarsi dalla famiglia e legarsi ai coetanei senza sentirsi in colpa (Ainsworth, 1992, cit. in Carli, Arcari, Dal Verme).

L’adolescente, quindi, approfondirà nuove relazioni affettive all’interno del gruppo dei pari, verso i quali avrà una sorta di dipendenza paragonabile a quella esperita nei confronti dei genitori. In questo periodo il partner viene scelto per l’esigenza di avere sostegno (Carli, Buday).

Questo legame sarà simmetrico in quanto i due partner si sosterranno a vicenda, così come lo diventerà quello con la famiglia che inizialmente era invece asimmetrico, in quanto erano i genitori che fornivano cure al bambino. Sarà adesso il partner a fungere da base sicura. Tutto ciò fa sì che la coppia trovi il proprio spazio e abbia una propria identità ma senza per questo escludere la famiglia di origine (Carli, Arcari, Dal Verme).

Quando il giovane figlio non riesce ad allontanarsi dai genitori perché questi non sostengono la sua indipendenza, quest’ultimo, potrebbe restare legato alla famiglia, oppure al fine di difendersi potrebbe allontanarsi interrompendo i rapporti, così da idealizzare o rifiutare l’attaccamento ai genitori. In questi casi diventa complicato cambiare il ruolo che si ha all’interno della famiglia e la coppia può continuare ad avere un comportamento di tipo remissivo nei confronti dei propri genitori per non deluderli oppure potrebbero chiudere i rapporti con le proprie famiglie perché troppo invadenti. Sia nel primo che nel secondo caso, i giovani non potranno riconoscersi nel ruolo di soggetti che danno cure, restando nello status di figli, non potendo prevedere una progettualità di coppia (Carli, Arcari, Dal Verme).

Sara Peci